Lui (mentre tenta di infilarsi un pezzetto di prosciutto in bocca con tutta la manina, e occhieggiando un sorrisetto): Io sciono a verità.
Io: Tu sei cosa?
Lui: Io sciono a verità.
Io: Be’, sì, rimani in tema col cibo, bravo (non temete, certe battute non le capisce ancora).
Lui (risoluto): A verità Davide.
Io: Pensiero di pensiero, l’autoreferenzialità divina. Ottimo (non temete, questa l’ho solo pensata).
Lui (dopo qualche altro boccone di prosciutto): Io sciono simpatico.
(n.b.: lui ha due anni e quattro mesi).