No, diciamo così: c’è questo amico. Forse dire amico è troppo, ad ogni modo.
C’è questo quasi amico che mi ha regalato un libro. Questo quasi amico è anche l’autore del libro. Me l’ha regalato e ci ha fatto anche una dedica molto carina, una sera che era a cena qui da noi e il pupo non era ancora nato. La dedica è in inglese e dice molte cose carine.
Qual è il problema? Il problema è che il mio quasi amico è norvegese. La cosa non sarebbe un problema se non fosse che il libro, c’era da aspettarselo, è in norvegese. E cosa ci capisco io del norvegese? Niente.
Già tradurre poesie è al limite dell’impossibile, ma tradurle dal norvegese poi!
Perché il libro è di poesie, non ve l’avevo detto. E il mio quasi amico norvegese che ha scritto un libro di poesie in norvegese ora sta in Norvegia e chiedergli di tradurmele è fuori discussione, anche per una serie di altri motivi che non sto a dire.
Quindi ho pensato: ora faccio un bel concorso e chiedo sul blog se qualcuno sa il norvegese, così finalmente potrò sapere di cosa parla il libro del mio quasi amico norvegese. Ideona, vero?
Vabbè, tutto è possibile. Col passaparola, chi può dirlo. Per dire, pensa se si scopre che è bellissimo (non mi stupirebbe, visto il tipo…).
Ora metto qua una poesia, una breve per dare l’idea.
Poi vi dico chi è il mio quasi amico. Non ci crederete mai…
Drømmene
har lagt seg
til å sove
(de har sine hus
og sine senger)
de har snudd
seg rundt
og puster ut
Det drømmeløse
Mørket tenker
UPDATE
Non so, forse questo potrebbe invogliarvi, voi nostalgici amanti della cultura pop:
– il libro si intitola "Til søvenes arbeidere";
– il mio quasi amico è quello sulla destra (quello sulla sinistra dovreste conoscerlo).
Il norvegese non lo conosciamo, ma il consiglio di lettura lo approviamo in pieno.
prova a chiedere a quelli di Biblit, la mailing list dei traduttori letterari
Bekllissmå
isntitapity
Io so solo che Dromme (con la o barrata) significa sognare.
Io consiglio l’ultimo disco degli a-ha, sorprendente, in inglese pero’ eh…
Sì, il titolo significa più o meno “Ai lavoratori del sonno (sogno?)”
Io il norvegese lo parlo ma non lo capisco, ma mi sembra che il senso sia questo:
Cavolo,
qua nevica sempre
fino a sera
(anche la mattina
e anche il pomeriggio)
poi magari gela
si scivola
e ci si fa male.
Col cavolo
Che esco.
Dreams
stuck her
to sleep
( they have her hut
and her bedstead )
they have turned her around
and breathing in
That wild dreams
Darkness believes
Spero le piaccia resa così (suona meglio che in italiano).
Quanto a tradurre l’intero libro, non se ne parla proprio.
I sogni
si sono messi
a dormire
(hanno le loro case
e i loro letti)
girano su se stessi
e prendono fiato
Il buio insonne
sta pensando.
grazie, lettore anonimo che mi raggiungi da Oslo cercando paolo+giordano+norvegese: la tua versione è bella.
bg