radio londra

"Da corrispondente in Italia mi sento spesso come Keanu Reeves nel film The Matrix, o Jim Carrey nel Truman Show. È una sensazione spaventosa: vivere e lavorare in una democrazia dell’Europa Occidentale che fu tra i fondatori dell’Unione Europea e fa parte di prominenti forum internazionali come il G8, e ciò nonostante sentirsi come i personaggi che lottano in angosciosi film su illusione e realtà. Ma l’Italia di Silvio Berlusconi ne dà tutto il motivo. Quindici anni dopo l’ingresso di Berlusconi nella politica italiana, il paese si allontana sempre piú dai valori democratici essenziali."


Il macabro e divertente articolo del corrispondente Eric Arends, uscito ieri sull’olandese De Volkskrant è un perfetto esempio di quanto cercavo di dire ieri (punto 3). Noi per primi spesso non ci capiamo niente, figuriamoci un olandese.

Ma se l’analisi delle cause può essere diversa (noi magari conosciamo meglio la realtà e possiamo produrre analisi sociologicamente più solide), e le strategie per uscirne anche (se non altro in 15 anni abbiamo imparato che è piuttosto difficile conquistare il consenso di qualcuno chiamandolo "ignorante analfabeta succube di un manigoldo", il che non significa che non si debba fare opposizione durissima: si tratta di capire "opposizione" a chi, se a un modello o a chi lo vota e se a quest’ultimo non sia preferibile offrire un modello più desiderabile), se anche ci sono differenze e sfumature, non è che il quadro generale della situazione descritta sia poi diverso da così.

Italiadallestero

3 thoughts on “radio londra

  1. Che all’estero capiscano fiaschi per fischi di quello che succede in Italia ormai è noto. Però, se questa è la visione che offriamo ad un osservatore esterno, è preccupante come e perché noi stessi non ci rendiamo conto della stessa.

    Io sono di quelli che continuamente si riferisce all’italiano medio come ad un “cretino-ipocrita-capacedicontraddirsisempre-filopapale-filofascista-filocomunista-filoidiota”, ma come altro vuoi riferirti? Se la massa nemmeno si rende conto di quello che è diventata, del ridicolo che genera in chi la osserva, come la vuoi definire? Quando fu eletto berlusconi ero in Cina e alcuni amici tedeschi non persero tempo a prendermi per il culo.

    Facciamo, come italiani, anzi fanno, la fine di quelle donne di mezza età con le tette e il culo appesi che si vestono tutte attillate senza accorgersi di quello che pensano gli altri di loro.

    E siamo un Paese sottosviluppato sotto molti aspetti, ma Berlusconi dice che sarà il G8 e non il G20 ha trovare soluzioni alla crisi.

    Ma dove vogliamo andare a parare?

    Ci salverà il famoso genio italico…

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