fine della caccia


L’insetto morboso

sfreccia sulla mano
ogni solco o segno
o tortuosa pista lo riaffaccia
al baratro
della pianura di carne

dapprima la camminata
in ricognizione, poi la misura
e l’indagine: calibra
gli strumenti di rilevamento
saggia e morde la moneta
che sia solo moneta

procedendo per palpazione
scruta e tasta
rovista l’investigatore
aguzza la vista
e l’indizio lima la traccia
dell’indiziato

e attende tra le foglie
l’uccello di passo
a sua volta atteso
il bracconiere a specchio
i suoi cani umiliati dal fucile
del guardacaccia

poi il perimetro di polvere
e sassi raspato all’infinito
rastrellato dal passo
di tacchino, parentesi inetta
anello inanellato
nella catena dei volanti

ma non c’è prova
provata e perquisita
del brancolare frugato
al setaccio della verifica
la curiosità ha fatto
lo spione inesplorato

quindi l’esploratore
senza mappa giunge
nel nessun luogo
se perdersi diventa una rotta
di apparizioni
e tanto gli basta.

7 thoughts on “fine della caccia

  1. A te. Pensavo che il post era un commiato. Per quanto riguarda la Caritas, penso che sparare sulla caritas è come sparare sul bassista.

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