Succede in genere una o due volte l’anno, in coincidenza di venti forti da Nord, nubi altissime e veloci, piogge recenti. L’aria d’improvviso è tersa e quasi profumata, la luce ovunque, trasparente, il cielo! e non una lastra di metallo. Prospettive verticali tra i palazzi serrati, all’infinito. Prende alla sprovvista persone, cose e la rada vegetazione e le trapassa così che tutto appare appena emerso, implume e tremante come un riflesso sulla superficie di una bolla, appena nato. Dura poco, come un’eclisse al contrario.
(Oggi però non era proprio così, eh. Vento troppo debole. Diciamo una via di mezzo)
quando arrivo a Milano da sud sull’A1 il cielo appare sempre come un fungo giallastro oppure bruno rossiccio…un problema serio per gli abitatori o visitatori del gambo.
"come un’eclisse al contrario" è bellissima!
mi piace! 🙂