I viottoli dell’informazione

Bando alle depressioni puntiniste, rimettiamoci al lavoro.

EmmeBi mi domanda cosa significhi la suddivisione dei link lì a destra (cacciatori ecc.ecc). Gli rispondo, cercando di spiegarlo soprattutto a me stesso, con una mail chilometrica che fa vacillare le sue capacità di giudizio. Capito il trucco, allungo ancora il brodo e lo infilo qua. Autoreferenzialità allo stato puro, insomma.

Dunque, Blog Notes diceva un po’ di tempo fa che, chi arriva sulla tua pagina e magari non sa nemmeno cosa sono i weblog, potrebbe gradire un minimo di orientamento. Anche perché tra poco se ne andrà, dalla tua pagina. Può andarsene a casaccio, che è sempre un bell’andare, oppure può decidere di usare qualche informazione, sempre che tu gliene dia. Dividere i blog linkati per categorie può essere utile per aiutare la navigazione altrui.

Naturalmente le suddivisioni possono essere le più svariate. Io, siccome sono perfido, ho preferito richiedere uno sforzo di immaginazione, dividendo in categorie un po’ strambe. Tanto è un gioco, nient’altro. Un po’ come le invenzioni dell’istat.

Il criterio della faccenda è molto semplice: si guarda "cosa fanno" i blog e il loro ruolo nel percorso delle informazioni, e non il contenuto. Il tutto un po’ approssimativo, ovviamente.

* I cacciatori (potrebbero chiamarsi anche esploratori o raccoglitori) sono quelli che esplorano la rete – la selva delle informazioni – e portano a casa le loro prede informative. Tutti i blog lo fanno, in un certo senso, ma i cacciatori sono i più esperti e specializzati, sanno dove si annida la preda e lì si appostano; il loro rapporto con la blogsfera è soprattutto una caccia alle novità (che tra parentesi io non chiamo notizie, ma genericamente informazioni: nel ciclo dell’informazione hanno senso anche le pagine personali e i diari, mentre se si parla di notizie no. Sarebbe però una suddivisione molto scadente, perché le pagine personali, ad esempio, sono a mio parere l’ossatura della blogsfera, la sua linfa vitale, per motivi che accennerò dopo). I cacciatori, per via del loro modo di operare, danno il via al percorso della citazione, che costituisce una delle architetture cooperative della blogsfera. Svolgono un’interessante operazione di giornalismo di secondo livello, cioè costruiscono percorsi personali nel magma della rete (che in realtà non è selvaggio, ma già prodotto di una lavorazione). Infatti postano in genere molte cose brevi al giorno, ognuna di argomento diverso e riferita a una fonte esterna, ben scritte e commentate. La lettura mattutina dei propri cacciatori preferiti non sostituisce quella del giornale (magari on-line), ma la integra su un piano differente, offrendo quel qualcosa in più che è poi ciò che ci interessa sapere.

* I tessitori (potrebbero chiamarsi anche coltivatori) sono invece più portati ad aggregare informazioni diverse, a costruire trame, a fare tessuto, chi tra le informazioni, chi tra i blog. Sono meno rapsodici e fulminanti dei cacciatori, scrivono cose meno frequenti e più lunghe, a volte sono piu lenti (può anche capitare che non postino per giorni), ma possono essere anche logorroici. Costruiscono discorsi, coltivano interessi nel tempo, li aggregano, esprimono opinioni articolate, confrontano.

[I tessitori, specie quelli che non disdegnano il cazzeggio, attraverso la loro opera di aggregatori e ripetitori di informazione, sono tra i principali artefici della stesura dei nessi di interazione secondari tra i blog. Questi nessi sono quelli su cui transita la maggioranza del traffico "di senso" intra-blog, mentre quelli primari, cioè i link stabili (la colonnina dei preferiti, insomma, di cui stiamo parlando), smistano per lo più traffico aggregato e "cieco" (come ha spiegato tempo fa il solito Blog notes). Il traffico "di senso", i discorsi che si rincorrono, secondo me, sono uno dei motori dell’innovazione delle interfacce, perché manifestano esigenze di relazione che i tecnologi interpretano e risolvono. Moltissime "pagine personali" sono tenute da tessitori.]

In generale un tessitore utilizza e distribuisce ciò che trova dai cacciatori e dagli sciamani, ma può anche darsi da fare in proprio perché, grazie al suo essere "una via di mezzo", possiede una parte delle facoltà degli altri due gruppi. I tessitori infatti sono la categoria più vasta e articolata, che nei suoi estremi si confonde con le altre. Alcuni di loro sono quasi cacciatori, altri quasi sciamani.

* Gli sciamani sono quelli che hanno "poteri superiori e di guarigione": in sintesi sono coloro che sono in grado di costruire trame e tessuti sulla base di limitatissimi dati di partenza. Non è qui un problema di intuizione (una facoltà che non esiste), ma della capacità di fare estrapolazioni a lunghissima gittata. I poeti e i narratori (e molti diari contengono vero talento letterario applicato al web) sono tutti "sciamani" dell’informazione. Essi arrivano alla fine del percorso, a mostrare cioè il significato emotivo, il "cosa facciamo e cosa viene fatto di noi", a delineare la nostra collocazione nel mondo, a dire infine chi siamo, partendo da una base sottilissima di dati: spesso soltanto dai propri moti interiori e dalle proprie osservazioni, mixate con la propria cultura.

Come fanno? Secondo me grazie a processi tutti interni alla scrittura. Alla capacità di usare la scrittura non come mero strumento in vista di un oggetto da "dire", ma come oggetto in sé, come oggetto della scrittura, trasformandola così nel mondo di cui dovrebbe parlare, all’interno del quale si inseriscono come testimoni. Ciò cui giungono non è in contraddizione con l’attività di cacciatori e tessitori, semplicemente ci arrivano da una parte diversa: mostrandolo in palmo di mano, e non descrivendolo un po’ alla volta come fanno gli altri. Mentre cacciatori e tessitori hanno bisogno di elaborare una massa di dati molto superiore e di costruire una fattiva cooperazione, gli sciamani cooperano con la blogsfera a un altro livello, fornendo uno sguardo talmente singolare che riesce per questo ad alludere alla molteplicità, che dagli altri deve essere invece accumulata in modo sequenziale e attaccata da infiniti fronti. Le loro caratteristiche li rendono più potenti, ma molto più fragili, più soggetti all’errore e all’oscurità.

Il guru è solo uno sfottò di ammirazione a Giuseppe Granieri, che è molto bravo a fare quello che fa; in realtà lui è il tessitore assoluto, il metablog, ma è orrendo da dire, quindi guru rende l’idea.

Gli accampamenti, credo sia ovvio, sono i luoghi da cui partiamo. Ho messo quelli italiani perché sono pochi e ancora catalogabili, quelli USA immagino siano un’infinità ma io non li conosco.

 

19 thoughts on “

  1. Bellissima la spiegazione della tua classificazione! Questi contributi, come quelli del “guru” da te menzionato, sono talmente ben scritti, ricchi di significato e pregni di stimoli da rendere piacevole e interessante anche la lettura di ciò che in altri casi sarebbe soltanto un parlarsi addosso.

  2. eccellente lavoro.
    adesso avrò solo il problema di vivere all’altezza della mia categoria.
    (io ti leggo sempre prima del quotidiano e sempre con grande piacere).
    buona giornata

  3. post completamente off topic: ho sbirciolato il tuo back log e ho trovato il tuo post su Toti Scialoja; per caso qualche giorno avevo postato sul mio i
    suoi “Corvi”. ah, la serendipita’.

  4. Il fatto che ci siano (o ci possano essere, vedi margherita) eccezioni, è semplicemente uno dei segni tangibile della validità di una classificazione.
    Ottimo lavoro!

  5. Bella l’idea! secondo te allora sarei uno sciamano? C’è allora veramente un motivo per cui vengo chiamato La Colonna del Sapere? Si potrà considerare il mio blog ‘BandaLiberazioneOppressiGenitori’ un esperimetno creativo di guarigione di un’intera categoria di poveri cristi?

  6. Una preliminare divisione dei weblog secondo il mio amico Nescio:

    WEBLOG PURI
    LogBlog (diario): diari del tutto personali, non necessariamente contenenti solo impressioni, considerazioni, poesie, brevi racconti e annotazioni, ma anche immagini originali e veri e propri brani di vita. Sono caratterizzati dalla minima presenza di rimandi nel testo dei post. E’ generalmente attiva una lunga lista di amici, in evoluzione, tra i link fissi.
    I post sono giornalieri.

    WEBLOG CONTAMINATI
    NewspaperBlog (giornale): sono costruiti da giornalisti dilettanti (nel senso migliore della parola) oppure da giornalisti professionisti che postano in parallelo alla loro attività cartacea (variamente influenzata dalla linea editoriale delle testate cui appartengono). Il taglio è quello di un quotidiano o di un periodico, con una modalità di espressione molto agile. I post non sono giornalieri.
    NewsBlog (ultime notizie): contengono notizie attuali, con molti link e citazioni di fonte, spesso commentate brevemente e sviluppate in finestre a parte. Una complicazione in più che causa una perdita di purezza. I post sono giornalieri.
    ThematicBlog (tematico): sviluppano, a volte a più mani, un tema o un argomento specifico, spesso legato all’arte, allo spettacolo o al mondo degli hobbies. I post sono saltuari.
    Multiblog (a più mani): sono scritti a molte mani sulla traccia di un tema o partendo da uno spunto iniziale. I post sono saltuari.
    Photoblog (fotografie digitali): immagini digitali senza commento o con commenti stringati, senza rimandi. I post sono saltuari.

    WEBLOG NON PURI
    FactionBlog (fazione): i contenuti sono molto influenzati da idee politiche o filosofiche. I post sono saltuari.

  7. Una nuova categoria per noi furetti telematici, sempre presi a scartabellare contributi a vanvera, frullare raffiche di stimoli, impastarli di parole a caso e renderli del tutto incomprensibili?

  8. accipicchia, un commento a un post del 2003 è un record!

    posso introdurre “furetti”, ma la descrizione che fai mi è un po’ incomprensibile, per l’appunto 😉

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